DECRETO DI IRRICEVIBILITA’ DELL’ISTANZA DI CONVERSIONE DEL PERMESSO DI SOGGIORNO IN MOTIVI FAMILIARI EX ART. 30 T.U.I. REVOCATO PER MANCATO ESAME DELLA SITUAZIONE FAMILIARE DEL RICHIEDENTE
Il nostro Studio Legale si è occupato dell’impugnazione di un decreto di irricevibilità dell’istanza di conversione di un permesso di soggiorno rilasciato a seguito della richiesta della protezione internazionale in un nuovo permesso per motivi familiari, con esito favorevole per il richiedente.
Il Tribunale di Milano ha, infatti, accolto le motivazioni di impugnazione, riconoscendo che una persona regolarmente soggiornante nel nostro Stato al momento della presentazione della domanda e con forti legali familiari sul territorio italiano abbia i requisiti per vedersi convertito il suo permesso di soggiorno in quello per motivi familiari ex art. 30 comma 1 lett c) T.U.I.
Ciò in quanto, il T.U.I. prevedere una generalissima clausola di “convertibilità” da permesso di soggiorno “ad altro titolo” a quello per motivi familiari, ponendo quindi una priorità assoluta al diritto all’unità familiare e, di conseguenza, imponendo alla Pubblica Amministrazione - prima di adottare un provvedimento di rifiuto del rilascio, revoca o al diniego del rinnovo del permesso di soggiorno - di valutare in concreto la situazione dell’interessato, avendo riguardo tanto alla sua pericolosità per la sicurezza e l’ordine pubblico quanto della durata del suo soggiorno e dei suoi legami familiari e sociali.
A titolo esemplificativo, i dati di cui la P.A. deve tenere conto ai fini della suddetta valutazione attengono, da un lato, alla presenza di condanne penali e/o della pendenza di procedimenti penali, mediante la valutazione del casellario giudiziale e dei carichi pendenti, mentre, dall’altro lato, all’eventuale presenza di coniugi, figli o di una rete di congiunti sul nostro Territorio nazionale oltre alla possibilità per il richiedente di reperire un impiego e un idoneo alloggio.
Nel caso specifico, i familiari dell’interessato presentavano tutti i requisiti richiesti per il ricongiungimento con straniero regolarmente soggiornante in Italia, elementi che hanno portato il Tribunale giudicante a revocare il decreto della Questura.